• Pubblicata il
  • Autore: MATT JOHNSON
  • Categoria: Racconti bisex
MATT JOHNSON  - Rovigo Trasgressiva
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MATT JOHNSON - Rovigo Trasgressiva

LA MATRIGNA BISEX - parte prima

Con Mirella, ho vissuto una storia d'amore lunga e speciale. La nostra vita sessuale non è mai diventata noiosa. Ero così innamorato che non sentivo il bisogno di nessun'altra, però sapevo che non poteva durare per sempre. A quel tempo, ero stregato dal suo corpo sensuale, conoscevo ogni particolare del suo viso quando si contraeva e raggiungevamo insieme l'orgasmo. Ogni centimetro delle sue cosce, del seno, della vagina... tutto.
Un giorno mi ha chiesto di accompagnarla a casa di sua madre Antonella (un paese a 47 km di distanza), sarebbe stata felice se io fossi rimasto con loro nel fine settimana. Ero un po' preoccupato per l'incontro, comunque ho accettato.
Quando siamo arrivati alla modesta villetta dove abitava, Mirella è scesa dalla macchina per abbracciare la donna in piedi vicino al cancello. Sono rimasto stupito dalla sua giovinezza, avrà avuto 4-5 anni più di me. Mi sono presentato e le ho stretto la mano.
- Immagino che lei sia la sorella. Mi scuso, ma Mirella non mi ha mai detto di averne una...
- Lei è molto gentile, ma io sono la madre.
- Adesso capisco da chi ha ereditato la sua bellezza...
Ero sincero e, come la figlia, la madre sprizzava sesso da tutti i pori. Ci ha accompagnato nella nostra camera.
- Scendo giù a preparare il pranzo. Fate come se foste a casa vostra...
Appena rimasti soli, abbiamo collaudato il letto con una sana scopata a smorza-candela. A Mirella piace molto comandare il gioco, perciò si è svestita in fretta, mi ha spinto con la forza, mi ha levato jeans e boxer e mi ha "stuprato" bloccando le mie braccia con le sue mani. Mentre mi strofinava le tette sulla faccia, pronunciava come al solito frasi oscene che la eccitavano ancora di più.
- Ti piace eh? Stupido maschio porco e idealista! Succhiami le tette, coglione! Fammi godere col tuo cazzo inutile e puzzolente!
Dopo aver goduto entrambi con quella "sveltina", ci siamo lavati, vestiti e siamo scesi in cucina. Il pranzo è stato ottimo e l'atmosfera cordiale, ma sua madre si era cambiata d'abito e indossava un maglioncino piuttosto scollato, che metteva in luce l'invitante spacco tra le sue mammelle generose. Io ero in imbarazzo e mi sforzavo di distogliere lo sguardo da quella meraviglia, mentre Mirella sorrideva, facendo finta di niente.
Dopo un bicchiere di limoncello e una passeggiata in paese, Antonella è andata in camera sua e noi in camera nostra. Eravamo stanchi e, invece di fare un altro po' di sesso, ci siamo addormentati quasi subito.
Verso l'una di notte, mi sono svegliato per urinare e Mirella non c'era. Ho pensato che anche lei fosse in bagno, ma non l'ho vista. Ho fatto pipì e sono tornato a letto. Faticavo a riaddormentarmi e, siccome dopo mezz'ora non era ancora tornata, sono sceso in cucina per bere un bicchiere di latte o, perchè no, una bella birra. Nel frigo non c'era il latte ma, con gioia, ho trovato la birra. Mentre risalivo, dal reparto notte ho sentito delle voci e dei deboli rumori.

CONTINUA

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