• Pubblicata il
  • Autore: MORENA LODI
  • Categoria: Racconti trav
UNA TRAVESTITA A COSENZA –  parte 2 - Lodi/Cosenza  - Rovigo Trasgressiva
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UNA TRAVESTITA A COSENZA – parte 2 - Lodi/Cosenza - Rovigo Trasgressiva

Si è acceso una sigaretta e, quando dopo 5 minuti è tornata la corrente elettrica, è uscito sul balconcino del pianerottolo sotto la pioggia. Ho pensato che questa fosse probabilmente la prima doccia che faceva da una settimana, mentre si sporgeva sul parapetto e guardava il cielo per controllare il tempo. Rientrato in corridoio, grazie alla luce, mi ha scrutato dalla testa ai piedi come un animale affamato che osserva la sua preda.
I suoi occhi si spostavano dal mio seno posticcio alle mie gambe lisce e al culetto sporgente.
Ha fatto lui la prima mossa tendendomi la mano.
- Buonasera, mi chiamo Rocco. Vengo da Gioia Tauro...
- Piacere, il mio nome è Morena e sono di Lodi...
- Minchia! Io tengo un cugino in Emilia, vicino a Parma!
- Veramente Lodi è in Lombardia...
Anche dopo quella figura di merda, non ha perso un colpo.
- Eeeeh, sono fastidiosi questi “blekaut” vero? Non si può fare molto in una stanza di hotel in “blekaut”... quando sei da solo...
Il mio cuore batteva forte. Questo calabrese era diretto, non si stava trattenendo, e continuava a fissarmi il culo. In passato mi piaceva flirtare e scopare quando i ragazzi facevano commenti sul mio culo, ma nonostante tutte le fantasie di farsi fottere da sconosciuti, non pensavo che questo fosse il tipo di partner che volevo, perciò ho cercato di sganciarmi portando la conversazione su argomenti più neutrali chiedendogli cosa stesse facendo a Cosenza. Mentre chiacchieravamo da un paio di minuti, Il temporale è peggiorato e di nuovo è saltata la luce. Una folata di vento più forte del solito ha chiuso la mia porta e il tesserino elettronico era rimasto in camera. Ero in trappola! Rocco non si è fatto sfuggire l'occasione.
- Può chiamare la recepsion dal telefono della mia stanza, non si preoccupi, non mordo...
- Con tutto l'hotel al buio non avevo altra scelta. L'ho ringraziato e l'ho seguito. Ha chiuso la porta dietro di me, ma il rumore del chiavistello interno mi ha fatto paura. Fatto sta che nemmeno il telefono interno funzionava e il portiere di notte era introvabile.
- Forse sta nel seminterrato per accendere il generatore autonomo. Non si preoccupi, tra poco la luce tornerà di nuovo...
Nella semi-oscurità, mi ha fatto accomodare sulla sedia di cortesia e ha cercato qualcosa da bere nel mini frigo.
CONTINUA

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